03
Maggio
2017
|
16:24
Europe/Amsterdam

Radiografia di un crash test

In collaborazione con il Fraunhofer Institute for High-Speed Dynamics, Ernst-Mach-Institut, EMI di Friburgo, la divisione Vehicle Safety di Daimler AG ha adottato per la prima volta il metodo della radiografia per i suoi crash test effettuati nel Tech Center i protect. Durante i crash test la radiografica a tempi ultra-brevi realizza immagini istantanee di straordinaria qualità di determinate parti del veicolo. Grazie a tale metodo è possibile per la prima volta analizzare il comportamento dei componenti essenziali per la sicurezza direttamente dal loro interno. Un valore aggiunto supplementare: i dati del ‘crash radiografico’ possono confluire in modelli di simulazione supportati da computer. Tali sintesi possono contribuire all’ulteriore miglioramento dell’affidabilità delle previsioni ottenute con le simulazioni d’impatto.

• Il metodo della radiografia impiegato nei crash test consente di osservare il processo di deformazione dei componenti anche dall’interno

• L’obiettivo: migliorare l’affidabilità delle previsioni nelle simulazioni degli impatti dei veicoli

I team interdisciplinari del Tech Center i protect sono attivi anche sul fronte dei sistemi di ritenuta alternativi (soprattutto in vista della futura guida altamente automatizzata). Esperti in discipline teoriche e pratiche lavorano congiuntamente allo sviluppo di sistemi di osservazione dell’abitacolo e classificazione degli occupanti, al fine di individuare soluzioni in grado di offrire contributi sostanziali al miglioramento della sicurezza passiva.

Nel mondo virtuale è stato utilizzato per la prima volta un modello umano digitale (Human Body Model) che, diversamente dai dummy, assume un ruolo attivo simulando movimenti compiuti dai muscoli e consente così di sviluppare nuovi concept di protezioni preventiva.

Il prossimo step in agenda è rappresentato dal consolidamento del network composto da istituti di ricerca a livello internazionale. Dal momento della fondazione del Tech Center i protect, avvenuta il 21 gennaio 2016, Daimler AG come membro di questa piattaforma di cooperazione lavora a soluzioni di sicurezza integrale sostenibili per la mobilità del futuro. I suoi partner sono: Robert Bosch GmbH, la Universität Stuttgart, il Fraunhofer Institute for Mechanics of Materials IWM e il Fraunhofer Institute for High-Speed Dynamics, Ernst-Mach-Institut, EMI di Friburgo, la Technische Universität Dresden, la Technische Universität Graz e il Policlinico di Stoccarda.