07
Luglio
2021
|
19:00
Europe/Amsterdam

Holubar sale a bordo della SuvAttack della Stella alla scoperta dell’outback italiano

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25 - Mercedes-Benz G-Class (2020) A Day in Oaxaca
Riepilogo

Holubar, il brand americano pioniere dell’outdoor, ha scelto la SuvAttack della Stella per scoprire insieme una delle zone più affascinanti e incontaminate del centro Italia. Un viaggio attraverso gli altipiani del Gran Sasso per andare alla ricerca di Alebri-G, un esemplare unico di Classe G che una coppia di artisti messicani ha trasformato in un capolavoro di arte zapoteca, dove si fondono tradizione, cultura e artigianalità.

La gamma SUV della Stella ha scelto l’outback italiano, nel cuore del Gran Sasso, per un suggestivo viaggio alla scoperta degli altipiani resi celebri da indimenticabili produzioni cinematografiche: dagli spaghetti western di Sergio Leone a blockbuster internazionali come Ladyhawke e Il nome della rosa. Ad accompagnarla in questo affascinante itinerario, Holubar, dal 1947 un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di outdoor in tutto il mondo.

“Quando si sceglie di fare un viaggio con qualcuno è fondamentale la sintonia di fondo, che spesso parte proprio dalla condivisione di valori”, ha dichiarato Patrick Nebiolo, CEO di Holubar. “Questo viaggio insieme agli amici di Mercedes nasce da una visione molto simile, che unisce heritage e innovazione, un concetto, quest’ultimo, che oggi passa anche attraverso la sostenibilità e un forte impegno per l’ambiente. E poi siamo entrambi ‘Stronger than time’, esattamente come la Classe G.”

La scoperta di Alebri-G ha reso questo viaggio ancora più ricco di significato, ponendo in evidenza valori come l’artigianalità, la cultura e l’importanza della diversità. La storia di Alebri-G inizia, infatti, quando il team di Graz, l’unico stabilimento al mondo in cui viene prodotta la Classe G, ha affidato alla coppia di artisti messicani, María e Jacobo Ángeles, il compito di trasformare questa icona senza tempo in un capolavoro di arte zapoteca. Gli alebrije, da cui prende il nome questo esemplare unico, sono infatti figure tipiche del folclore messicano e incarnano una sorta di spirito-guida, angeli custode che assistono la vita di una persona e sono spesso rappresentati sotto forma di animali fantastici, anche con tecniche di cartapesta, dai colori particolarmente vivaci.

Questa cultura, profondamente radicata nelle comunità di Oaxaca, viene portata oggi avanti da molti artigiani. Uomini e donne che non soltanto conservano antichi modi di lavorare e secoli di conoscenza, ma vanno oltre, esplorando la propria libertà artistica e sperimentando nuovi materiali, spingendo la propria arte oltre nuovi picchi di creatività.