21
Settembre
2020
|
09:59
Europe/Amsterdam
120 anni fa nasceva il radiatore con celle a nido d’ape
Radiatore (8)
Der von Wilhelm Maybach entwickelte Röhrchenkühler wird als deutsches Gebrauchsmuster (Nr. 104718) im Dezember 1897 angemeldet. Diese innovative Konstruktion stellt einen bedeutenden Meilenstein der Automobilentwicklung dar. Sectional drawing of the tube-based radiator made by Wilhelm Maybach. The design, registered as a utility model in 1897, is the forerunner of the honeycomb radiator of 1900.
Radiatore (1)
Darstellung des von Wilhelm Maybach entwickelten Bienenwabenkühlers, der zum ersten Mal im Mercedes 35 PS zum Einsatz kommt. Die Leistungssteigerung gegenüber den Vorgängertypen wird zum Teil erst durch den besonders effizienten Bienenwabenkühler ermöglicht. Die hier abgebildete oben abgerundete Kühlerform entspricht der ab 1903 verwendeten Ausführung. Illustration showing the honeycomb radiator developed by Wilhelm Maybach, which was used for the first time on the Mercedes 35 HP. The improved performance compared to the preceding models was attributable in part to the particularly efficient honeycomb radiator. The radiator design shown here with a rounded top corresponds to the variant which was used as of 1903.
Maybach
Wilhelm Maybach (1846 bis 1929) ist enger Mitarbeiter von Gottlieb Daimler bis zu dessen Tod am 6. März 1900. Im selben Jahr wird der von Maybach entwickelte Bienenwabenkühler am 20. September 1900 zum Patent angemeldet. Das Kühlsystem macht eine erhebliche Leistungssteigerung der Automobilmotoren möglich. Wilhelm Maybach (1846 to 1929) was a close associate of Gottlieb Daimler until Daimler died on March 6, 1900. In the same year, the honeycomb radiator developed by Maybach was patented with effect from 20 September 1900. The cooling system made a considerable increase in the performance of car engines possible.
radiatore 36 (1)
Mercedes-Benz Museum, Mythosraum 2: Mercedes – Die Geburt der Marke, 1900 bis 1914. Im Jahr 1900 stellt die Daimler-Motoren-Gesellschaft den Mercedes 35 PS vor, das neue Hochleistungsautomobil. Die Werkbank „Das erste moderne Automobil“ thematisiert zentrale Merkmale, unter anderem den Hochleistungskühler als Schlüsselerfindung für hohe Motorleistungen.Bienenwabenkühler in Mythos 2 / Verwendung für Webseiten-Artikel 11/18 Mercedes-Benz Museum, Legends 2: Mercedes – Birth of the Brand, 1900 to 1914. In 1900, Daimler-Motoren-Gesellschaft (DMG) introduced the Mercedes 35 hp, the new high-performance car. The "Werkbank" ("workbench") magazine focussed on central features in its issue "The first modern car", in particular the high-performance radiator as a crucial invention allowing higher engine performance.
Radiatore (5)
Mercedes-Simplex 40 PS, 1903. Studioaufnahme von vorn. Mercedes-Simplex 40 hp, 1903. Studio shot from the front.
Radiatore (7)
Am 22. Dezember 1900 liefert die Daimler-Motoren-Gesellschaft den ersten Mercedes 35 PS an Emil Jellinek aus. Das innovative Fahrzeug etabliert erstmals eine eigenständige Form des Automobils und gilt noch heute als Meisterstück technischer Raffinesse. Charakteristische Merkmale sind unter anderem der tief im Rahmen eingebaute Motor, die schräg eingebaute Lenksäule und der organisch in die Front integrierte Kühler, der als Bienenwabenkühler zum markenprägenden Erkennungszeichen wird. Wegweisend ist auch der Standardantrieb mit vorn liegendem Motor und Antrieb auf die Hinterräder. On 22 December 1900, Daimler-Motoren-Gesellschaft delivered the first Mercedes 35 hp to Emil Jellinek. This innovative construction defined a distinct shape for cars and, to this day, is still regarded as a masterpiece of technical sophistication. Characteristic features of the design included the engine installed low down in the frame, the inclined steering column and the radiator integrated organically into the front end, which was to become distinctive for the brand as the honeycomb radiator. The conventional drive layout, with the engine at the front and drive to the rear wheels, was also a ground-breaking development.
radiatore 36 (2)
Mercedes-Benz Museum, Mythosraum 2: Mercedes – Die Geburt der Marke, 1900 bis 1914. Im Jahr 1900 stellt die Daimler-Motoren-Gesellschaft den Mercedes 35 PS vor, das neue Hochleistungsautomobil. Die Werkbank „Das erste moderne Automobil“ thematisiert zentrale Merkmale. Mercedes-Benz Museum, Legends 2: Mercedes – Birth of the Brand, 1900 to 1914. In 1900, Daimler-Motoren-Gesellschaft (DMG) presented the Mercedes 35 hp, the new high-performance car. The "Werkbank" ("workbench") magazine focussed on central features in its issue "The first modern car".
Radiatore (4)
Mercedes-Benz 320 n Kombinations-Coupé (W 142, 1937). Studioaufnahme von vorn. Mercedes-Benz 320 n Combination Coupé (W 142, 1937). Studio shot from the front.
Radiatore (6)
Mercedes-Benz 500 K Cabriolet B (W 29, 1936). Studioaufnahme von vorn. Mercedes-Benz 500 K Cabriolet B (W 29, 1936). Studio shot from the front.
Riepilogo
- Raffreddamento efficace: il presupposto per motori ad alte prestazioni
- Wilhelm Maybach introduce il radiatore con celle a nido d’ape per la prima volta sulla Mercedes 35 PS
- Grintose mascherine del radiatore diventano il segno distintivo del design Mercedes-Benz
Un sistema di raffreddamento efficace del motore a combustione è un presupposto fondamentale per avere motori ad alte prestazioni. Il progettista Wilhelm Maybach è stato il primo a dimostrarlo, già 120 anni fa. Il 20 settembre 1900 fece richiesta di brevetto per il cosiddetto radiatore a nido d’ape. Con la vettura in movimento, tanti tubi uno accanto all’altro – che visti frontalmente ricordano la forma di un nido d’ape – vengono attraversati dal vento di marcia e raffreddano in modo efficace il liquido di raffreddamento riscaldato dalla combustione del motore, che viene fatto poi passare attraverso il radiatore. Il sistema fu progettato come radiatore verticale sporgente e debuttò nel 1900 su una Mercedes 35 PS. La forma in funzione dell’utilizzo: il raffreddatore ad alte prestazioni è così diventato un tratto distintivo delle auto moderne. Non solo: nel corso dei decenni, lo scambiatore di calore pronunciato sul frontale è diventato per la Casa di Stoccarda un elemento di design caratteristico, e la griglia frontale rimane tale ancora oggi.
L’antefatto Le prime vetture dopo l’invenzione dell’automobile di Carl Benz, nel 1886, non avevano ancora un circuito di raffreddamento chiuso. Il liquido di raffreddamento riscaldato dal calore emanato dal motore evaporava. Il rabbocco faceva parte dell’esperienza di guida. Con le potenze sempre più elevate dei motori di oggi tutto questo non sarebbe possibile.
Accettare la sfida Wilhelm Maybach (1846 – 1929) è stato il primo progettista di automobili a trovare una soluzione in tempi rapidi. Nel 1897 questo geniale ingegnere, insieme a Gottlieb Daimler, presentò il radiatore tubolare. Lo stesso Maybach lo descriveva come “un apparecchio per raffreddare l’acqua che scorre intorno ai cilindri dei motori a scoppio, composto da un recipiente piatto attraversato da tanti tubi, per cui un flusso d’aria generato da un adeguato dispositivo di ventilazione estrae il calore dal liquido di raffreddamento”. I tubi sono in ottone, poiché questa lega di rame e zinco ha un’ottima conducibilità termica. Il debutto del nuovo sistema di raffreddamento è avvenuto nel settembre del 1898 sul primo veicolo stradale al mondo con motore a quattro cilindri: si tratta del motore della Phönix-Wagen con una cilindrata da 2,1 litri e una potenza di circa 5,8 kW (8 cavalli).
La svolta Il 20 settembre 1900 Maybach fece richiesta di brevetto per il radiatore a nido d’ape come “dispositivo per il raffreddamento e la condensazione con il principio del flusso trasversale”. L’8 agosto 1901 l’Ufficio Federale Brevetti tedesco assegnò all’invenzione il numero 122.766. Si tratta di un ulteriore sviluppo del radiatore tubolare: Wilhelm Maybach fece saldare un innovativo radiatore composto da 8.070 tubi a sezione quadra e con diametro di 6X6 millimetri. Le ampie superfici interne di questi tubi, insieme ai piccoli spazi tra un tubo e l’altro, miglioravano notevolmente l’efficacia del raffreddamento rispetto ai tubi rotondi e permettevano di aumentare in modo significativo la potenza del motore.
Alta efficienza Rispetto alla Phönix-Wagen del 1898, con il nuovo e potente gruppo motore Mercedes da 26 Kw (35 CV) del 1900, la richiesta di acqua era dimezzata, passando da 18 a 9 litri ogni 100 chilometri. In altre parole: per ogni CV su questa distanza non erano più necessari 2,25 litri di acqua per il raffreddamento, ne servivano infatti solo 0,26 litri. Un piccolo ventilatore nascosto dietro al radiatore migliorava inoltre la potenza di raffreddamento nei percorsi più lunghi. Il nuovo radiatore ad alte prestazioni risolveva così i problemi di raffreddamento delle vetture: ad oggi i radiatori delle auto funzionano ancora secondo questo principio.
Debutto Il radiatore a nido d’ape venne usato per la prima volta in condizioni d’impiego reali sulla Mercedes 35 PS, la nuova vettura ad alte prestazioni della Daimler-Motoren-Gesellschaft (DMG). Un’auto che fece la storia. Dopo le prime carrozze a motore, sarà la comparsa di questa vettura, la prima auto moderna della storia, a dettare la tendenza, innescando una vera rivoluzione in termini costruttivi. Silhouette sinuosa, elevata potenza del motore, radiatore a nido d’ape, cofano motore in posizione ribassata, passo lungo, cambio a settori, sterzo inclinato, ruote della stessa dimensione su entrambi gli assi e peso ridotto: ecco i tratti distintivi che hanno segnato un deciso cambio di rotta.
Icona di stile da decenni Il design della Mercedes 35 PS è definito in larga misura dal radiatore esposto al flusso d’aria, imitato da molti costruttori. L’Allgemeine Automobil-Zeitung, numero 51-52/1902, scrive così a proposito della Mercedes-Simplex al Salone dell’Automobile di Parigi: “Nonostante fosse una soluzione praticamente sconosciuta nell’ultimo ‘Salon’, il radiatore a nido d’ape, che influenza in parte anche le linee complessive dell’auto, è diventato un modello ispiratore per la maggior parte dei costruttori francesi”. Proprio come il radiatore a punte verticale, che per decenni è stato un elemento di design distintivo. A partire dalla Mercedes-Benz 170 (W 15) del 1931 viene nascosto un radiatore piatto dietro una griglia, integrata nel cofano motore e che, con la sua forma a freccia, riproduce il radiatore a punte. La griglia cromata è diventata un elemento di riconoscimento centrale per il Marchio. Ora più piatta, più allungata e riprogettata più volte, è ancora oggi una peculiarità della Casa di Stoccarda.