14
Novembre
2017
|
16:58
Europe/Amsterdam

Le celle a combustibile Daimler accelerano la rivoluzione energetica

Con l’anteprima mondiale della Mercedes-Benz GLC F-CELL all’IAA di Francoforte di quest’anno, Daimler ha presentato l’ultima generazione della sua tecnologia a celle a combustibile. Più piccoli del 30%, più potenti del 40% e con dimensioni che ne consentono l’alloggiamento nel vano motore dei veicoli Mercedes-Benz, i nuovi sistemi di celle a combustibile si presentano flessibili come non mai, anche per applicazioni estranee al settore automobilistico. Daimler, con la sua affiliata al 100% NuCellSys, in collaborazione con Mercedes-Benz Research and Development North America (MBRDNA) e Daimler Innovations Lab1886, amplia il campo applicativo dell’innovativa tecnologia delle celle a combustibile. Insieme a Hewlett Packard Enterprise (HPE), Power Innovations (PI) e al National Renewable Energy Laboratory (NREL), l’azienda impiega le celle a combustibile sviluppate per il settore automobilistico in sistemi di alimentazione energetica stazionari. I partner offrono un esempio concreto di alimentazione elettrica dei centri di elaborazione dati sostenibile e indipendente, offrendo al contempo un importante contributo alla rivoluzione energetica.

La tecnologia delle celle a combustibile è parte integrante della strategia Daimler sul fronte dei sistemi di trazione. Nel corso degli anni l’Azienda ha accumulato una grande esperienza nel campo dei veicoli alimentati ad idrogeno. Attraverso diverse generazioni di modelli ha percorso milioni di chilometri di test drive in ogni regione della Terra e, con GLC F-CELL, ha appena presentato al pubblico mondiale la sua nuova pietra miliare. Convinta delle potenzialità della tecnologia delle celle a combustibile e dell’idrogeno come mezzo d’accumulo di energia nel sistema energetico complessivo, Daimler persegue un approccio unitario ed amplia le sue attività di sviluppo con un impegno al di fuori del settore automotive. Insieme alle aziende leader nei rispettivi settori Hewlett Packard Enterprise (HPE) e Power Innovations (PI) (società di LiteOn), Daimler AG, con la sua affiliata NuCellSys GmbH e con il supporto di MBRDNA e Daimler Innovations Lab1886, svilupperà sistemi prototipo per l’alimentazione di corrente elettrica (e d’emergenza) di centri di elaborazione dati e altre applicazioni stazionarie, implementando a tal fine suoi sistemi di celle a combustibile concepiti per l’impiego in campo automobilistico.

“Oggi, in ambito automotive, i sistemi di celle a combustibile hanno raggiunto un indiscusso grado di maturità, che li rende allineati alle esigenze del mercato. Sono compatibili con l’impiego quotidiano e rappresentano una promettente opportunità nel settore della mobilità. Ma le potenzialità dell’idrogeno al di fuori del campo automotive, ad esempio nei settori dell’energia, dell’industria e delle soluzioni domestiche, sono molteplici e richiedono lo sviluppo di nuove strategie. Rivestono grande importanza in tal senso gli effetti di scala e la modularizzazione”, afferma Christian Mohrdieck, Fuel Cell Director di Daimler AG e Direttore generale dell’affiliata Daimler NuCellSys.

Le celle a combustibile come scelta ideale per le micro grid nei centri di elaborazione dati

I centri di elaborazione dati sono tra i maggiori consumatori di energia elettrica della new economy ed è rilevante anche l’indice di crescita di tali consumi. Secondo uno studio del Natural Resources Defense Council (NRDC), negli USA il fabbisogno di corrente dei centri di elaborazione dati entro il 2020 è stimato in 140 miliardi di chilowattora l’anno, che corrispondono ad una produzione annua di circa 50 centrali elettriche per emissioni di CO2 di circa 100 milioni di tonnellate ogni anno. Il crescente fabbisogno di energia deve essere compensato da un’alimentazione elettrica sostenibile ed ecocompatibile. In questo settore le celle a combustibile rappresentano una tecnologia molto promettente. Nessun’altra tecnologia energetica offre una tale affidabilità, scalabilità modulare e tutti i vantaggi delle energie rinnovabili, senza la dipendenza dal mercato energetico convenzionale. Con un’alimentazione d’idrogeno costante, i sistemi di celle a combustibile producono corrente incessantemente. Non diversamente dai sistemi batteria, anche questa tecnologia è basata su una reazione elettrochimica. Le celle a combustibile e l’idrogeno, tuttavia, offrono il vantaggio di un contenuto energetico scalabile. L’elevata affidabilità, il basso livello delle emissioni, anche acustiche, la drastica riduzione dell’ingombro fanno delle celle a combustibile la scelta ideale per le microreti dei centri di elaborazione dati. Grazie alla loro scalabilità modulare, minime esigenze di manutenzione e un rapporto costi/efficienza conseguentemente vantaggioso, le celle a combustibile soddisfano le elevate esigenze di accumulo dell’energia tipiche degli odierni centri di elaborazione dati.

“Il rapidissimo incremento del fabbisogno di corrente elettrica fa emergere i limiti delle soluzioni di alimentazione energetica tradizionali. Grazie all’adozione dei sistemi di celle a combustibile di Daimler come soluzione per l’alimentazione continua e d’emergenza, siamo in grado di offrire ai nostri Clienti, per i loro centri di elaborazione dati, metodi di alimentazione elettrica nuovi, sostenibili, veloci e a prezzi vantaggiosi”, ha affermato Bill Mannel, VP & GM di HPC e AI, Hewlett Packard Enterprise. HPE partecipa alla cooperazione tecnologica con l’obiettivo di coniugare i sistemi di celle a combustibile alle sue attuali soluzioni d’infrastruttura IT, come HPE Apollo 6000 Gen10 e HPE SGI 8600.